“Venezia la città più bella del mondo..” Mah…. Sarà che sono di Siena e per me la città più bella del mondo è solo una, ed è la mia, ma ho sempre storto il naso a questa affermazione. Venezia senz’altro una città unica, architettonicamente esclusiva ma non mi ha mai convinto e il motivo è semplice, puzza ed è sporca.
Saranno i troppi turisti? Saranno le acque della laguna? Fatto sta che se uno avesse la possibilità di fare un giro adesso la troverebbe sicuramente diversa, più pulita e meno inquinata.
Le foto aeree di un prima e un dopo lo dimostrano e questo dovrebbe essere lo spunto per una serie di riflessioni. Questo stop obbligato rende ancor più oggettivo quanto sia forte l’impatto antropico sull’ambiente. Come abbiamo reso l’ambiente che ci circonda e come Madre Natura lo ha disegnato.
Il prima: un mare di un colore azzurro spento, omogeneo e piatto.
Il dopo: un'acqua con sfumature di colore dall’azzurro, al verde al verde scuro, che rende la reale morfologia della laguna, una tridimensionalità naturale.
..ma cosa raccontano queste differenze? Dietro un mare di colore monotono, reso così dalla sospensione continua di particelle smosse dal traffico marittimo e dall’emissione d'inquinanti in acqua con un'apparente profondità costante, si nasconde una varietà di forme inattese.
Il tempo ha permesso la sedimentazione del materiale sospeso rendendo chiare e distinguibili aree più profonde (quelle azzurre, dove abitualmente passano le imbarcazioni), correnti secondarie (come se fossero fiumi sottomarini), zone più superficiali e dove possibilmente la flora marina si è più sviluppata (verdi e verdi scure).
La domanda quindi mi sorge spontanea… vogliamo davvero tornare ad oscurare tutte queste sfumature, identità e caratteristiche che la natura ci regala, con la nostra grigia monotonia antropocentrica?
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